Organizzato da Lupo Fifì tre volte l’anno, l’evento
si svolge solitamente in una proprietà privata sempre diversa, dopo che
l’allevatore o il contadino di turno lascia i campi per tornare a casa,
armati di tronchesi e piedi di porco si provvede al problema recinzioni
e/o cancelli e si prende possesso dello spazio necessario…
Evidentemente si scherza, Lupo prende accordi con i proprietari
addirittura mesi prima, oltre alla promessa di ripulire tutto e non fare
danni si raccolgono sempre un po’ di soldi per ripagare la gentile
ospitalità concessa (e anche per pagare legna e quant’altro possa
servire).
Una volta decisa la location ci si dà appuntamento lì e ognuno
raggiunge il posto, da solo o in compagnia, in sella alla sua moto (a
volte anche con automobili o camper) portando l’occorrente per
campeggiare una o due notti più cibo (tanto) e bevande (tantissime e
perlopiù alcoliche).
Il tempo passa velocemente tra racconti di grandi viaggi, abbuffate e risate.
Per il primo appuntamento del 2016 si è scelto un campo vicino Magione (PG), a pochi chilometri dal Lago Trasimeno.
La prima scelta era stata un’altra, ma il recente tempo atmosferico ne
ha reso impraticabile il terreno e quindi, grazie ad uno dei fedelissimi
lupi, Stefano, si è trovata un’altra soluzione, altrettanto adatta.
Quando siamo arrivati noi, per l’ora di pranzo di sabato, eravamo ancora
in pochi, ma dopo poche ore il prato si è ricoperto di moto e tende,
fin quasi a riempirlo. La serata è finita come è cominciata: mangiando e
bevendo. Tra specialità regionali, provinciali o della nonna è stato
allestito un banchetto fantastico, dalla ‘nduja alla ricotta, dal
caciocavallo alle crocchette vegetariane, dalle specialità alla brace
come gli arrosticini o le salsicce ai contorni internazionali come i
ceci cotti nel latte di cocco. Per non parlare del vino, tanto e buono.
Il tutto sotto un cielo stellato e intorno ad un caldo e accogliente falò.
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